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Congratulazioni al mio amico acquese Marco Gallo,

 ho condiviso molti allenamenti e gare, molte delle quali organizzate da lui!

“Voglio complimentarmi con te, caro amico, per questo primo libro che scrivi:           

GIULIA

Copertina Libro

A presto, per scoprire nuovi percorsi, correndo sulle colline acquesi…..”

Giulia

Racconta il difficile cammino attraverso la condizione di una vita brillante, agiata, premiata dal successo professionale e dall'amore più profondo che il destino di un attimo distrugge. L'attimo breve per sancire il passaggio dalla felicità più completa allo sconforto profondo.

Un percorso difficile che conduce al fondo della disperazione, alla rinuncia della vita vera. Poi, quasi come se fosse già tutto scritto, s'imbocca la strada della lenta risalita, piena di ostacoli e di cadute, ma che porta lontano da quel baratro nero della disperazione.

La vita, in fondo, non ci lascia mai completamente soli a lenire i nostri mali. Qualcuno, il meno pensato, viene a prenderci per mano e a donarci una nuova vita.

Sentimenti ed emozioni che si cerca di esprimere nelle parole e nei dialoghi dei protagonisti e che ci aiutano a capire tante cose anche della nostra stessa vita che deve sempre essere vissuta sino in fondo, per esplorare i luoghi più intimi di noi stessi, e trovare il coraggio di aprire una porta che non si sapeva potesse esistere.

Ros e Marco, dopo un allenamento ad Acqui Terme

Il libro mi fa pensare al tema della fiducia, se hai fiducia nella vita, la vita ti aiuterà.

La vita ci mette davanti ciò di cui abbiamo bisogno, nel bene e nel male…

A volte anche nel male possiamo trovare qualcosa che ci porta a gradini più elevati della nostra crescita e della nostra evoluzione umana.

Tutto ciò che ci necessita ci verrà dato in un certo momento, né prima né dopo, ma in quell'istante preciso. 

La nostra vita, se abbiamo fiducia, si prende cura di noi.

Se apprendiamo ad avere fiducia, non avremo più paura.

La Ros

 

Quando la corsa, oltre a motivazioni sportive, ha anche motivazioni benefiche, ecco che ci immergiamo nel senso più profondo dello sport. Sappiamo ormai da sempre quanto è importante fare sport per la nostra vita e nell’età evolutiva di tutti noi.
Stramilano e Milano Marathon: questi due grossi eventi, i più importanti della città se parliamo di running, rappresentano una reale occasione per uscire dalla propria zona di confort ed aprirsi ad una vera opportunità di grande benessere fisico, psichico e relazionale.

Gius il mio fidato tecnico audio

Domenica 24 Marzo, la Run Generation della Stramilano, aveva tre possibilità di scelta per vivere l’evento:
- la Stramilano dei 10km, quella dei 50.000,
- la Stramilanina dei 5km, rivolta ai piccoli runners,
- la Half Marathon, quella dei campioni e degli atleti agonisti e amatori.
Un vero successo per tutte le tre occorrenze.

Il 6 aprile prende il via la Bridgestone School Marathon, corsa dedicata a tutte le scuole di Milano e non solo, dove 11.000 studenti, accompagnati dai loro docenti e familiari, si sono cimentati in una 3km nel bellissimo scenario di City Life. Tanti ospiti e atleti azzurri ad attendere presso MICO i piccoli runners, fra loro Gianmarco Tamberi, detto Jimbo, campione mondiale di salto in alto a Portland nel 2016 e Valeria Straneo, argento ai mondiali di Mosca nel 2013.

Per passare a domenica 7 aprile con la Generali Milano Marathon e la Europ Assistance Relay Marathon, (quasi 8000 runners e 3700 staffette): è impossibile non emozionarsi! Tanti runners che corrono, non solo per se stessi, ma per una giusta causa. Tanti applausi, non soltanto ai campioni, ma anche a tutti gli amatori, che insieme all’universo degli staffettisti, sono stati i veri protagonisti dell’evento, uno spettacolo da vivere e condividere con la vista e il cuore. Condividere, una parola che unisce: esempio significativo è proprio la staffetta, la maratona divisa in quattro percorrendo quasi 10km a testa per ricongiungersi tutti in Porta Venezia, concludere in team all’arrivo e festeggiare insieme la riuscita dell’impresa.
Ma la cosa più bella per me è stata vivere i volti di tutti runners che nonostante la fatica e la pioggia iniziale, continuavano a sorridere. Poi… le wonder gnocche! Che ridere! Vestite con abiti succinti e provocanti con tanto di rossetto e calza rossa parigina. Ci sono stati alcuni momenti un po’ rischiosi per i maratoneti che storditi dalla fatica, avevano già fatto 21km, guardavano le wonder gnocche come se fossero un miraggio!!!

Tantissime le Onlus presenti, più di 100 che hanno avuto l’onore di essere coccolate dai tanti runners che hanno gareggiato con le loro effigie, contribuendo alla realizzazione di progetti rivolti al sociale.

La sintesi di questi due eventi rappresenta una bella laison tra sport e solidarietà, in quanto, oltre a dare valore alla città di Milano, sempre più solidale, hanno contribuito, attraverso lo sport, a creare una grande opportunità per tutti, perché lo sport è proprio per tutti.

Ros

Galleria immagini a cura di Marco Boccadelli, uomo generoso, al quale vanno i miei rigraziamenti!

Le wonder gnocche

Serata del 18 dicembre 2018.

Pensare alla serata del 18 dicembre mi fa provare un senso di gratitudine che mi attraversa il corpo e arriva fino al cuore per trasformarsi in calma e pace interiore. Voglio ringraziare tutte le persone che erano con me, che hanno condiviso e partecipato in modo attivo all’interazione di gruppo condividendo anche le proprie esperienze di vita.

Apertura presentazione

L’intento della serata è stato quello di presentare il corso di "Motivazione attraverso le pratiche di Mindfulness" che si terrà a gennaio presso la sede del C.R. Lombardia di FIDAL, che ringrazio, insieme al suo presidente Gianni Mauri per il patrocinio concesso.

La sede dell'evento

Sappiamo che nelle vita e nello sport possiamo vivere momenti emotivi che ci sovrastano e ci mandano in confusione perdendo di vista la rotta, per questo diventa importante per il nostro benessere psico-fisico, regolare le nostre emozioni che si manifestano come stati psico-fisici con i quali dobbiamo fare i conti: ansia, stress, paura di non farcela, solitudine, stanchezza, dolore, comportamenti evitanti, problemi relazionali e così via.

La gestione dell’emozione non ce l'hanno insegnata a scuola, si impara e la Mindfulness può essere una possibilità, fra le tante, per prendersi cura della propria emotività: ascoltarla, accettarla, trasformarla per smettere di lottare contro gli eventi della vita. Apprendere a non avere paura delle proprie emozioni, dei propri pensieri, ma accoglierli, reagire, in modo consapevole, allo stress che provocano e cambiando la relazione con dolore e il disagio. Tutto questo ha come sfondo il coraggio: la forza del cuore e l’intenzionalità, ossia quell’atteggiamento volitivo fatto di  fermezza ma anche fatto d’amore verso se stessi.

Il termine Mindfulness non è semplice da spiegare a parole, perchè si riferisce prima di tutto ad un’esperienza diretta e il suo significato è rivolto al vivere intensamente il momento presente.

L'attenzione dei partecipanti

Imparare a fare pratica di Mindulness, ossia di Consapevolezza, è semplice, basta restare fermi  e portare l’attenzione al respiro e al corpo; ma nello stesso tempo è molto difficile perché l’attenzione divaga non è mai ferma e questo può provocare irrequietezza, agitazione, dubbio sulla pratica e quindi abbandono.

Interazione di gruppo però è anche costruire assieme un momento conviviale; la serata si è conclusa davanti ad un tavolo imbandito di tutto punto, con una bella fetta di panettone ed un brindisi beneaugurale che sia propizio affinchè ognuno di noi possa trascorrere le imminenti festività in pace e tranquillità.

Il prossimo appuntamento di presentazione del corso sarà il 5 gennaio 2019 al pre-Campaccio in occasione del Convegno  tecnico con gli allenatori esperti del fondo/mezzofondo, dal titolo: "Siamo nati per correre?".

Grazie a tutti!

Grazie a tutti!

Ros

E' stata una serata particolare per me presentare questo evento: tante ragazze sorridenti, che sfilano nei loro abiti eleganti da sposa, davanti ad un pubblico affascinato e gradevolmente  sorpreso dal loro portamento aggraziato. Alcune di loro questo abito l’avevano già indossato per un’altra occasione durante una cerimonia dove erano le protagoniste, altre invece lo hanno portato per gioco solo quella sera sognando di reindossarlo in un prossimo futuro, comunque tutte splendide interpreti di un crepuscolo estivo nella mia amata Acqui Terme.

Devo dire che non c'è stata alcuna differenza tra modelle di professione e queste ragazze modelle per una sera, tutte all'altezza della situazione in un evento inedito per la città: complimenti a chi l’ha organizzato e supportato.

La sfilata è iniziata in cima alla splendida fontana sita nel centro di Acqui, per scendere ai piedi della stessa, da una scalinata illuminata di luce bianca in stile hollywoodiano come la divina Wanda Osiris era solita fare per raggiungere il palcoscenico; sullo sfondo non le trombe di “Senza Rete” ma la centralissima Piazza Italia.

La scalinata di piazza Italia ad Acqui Terme

Anche le musiche di contorno e gli accessori in dotazione alle sfilanti, a prima vista poco affini al contesto, ricordano il clima dei musical di Hollywood o dei locali di Broadway. Il bianco luccicante dei loro abiti fa da contrasto al nero del cappello a  cilindro e il bastone da passeggio sotto il braccio, un po’ da “Singing in the Rain” di Gene Kelly o meglio ancora al “Cappello a Cilindro” di Fred Astaire e Ginger Rogers. Solo apparentemente poco congrui, il nero degli accessori contro il bianco degli abiti, volendo fare una piccola nota spiritosa, considerando che siamo in Piemonte molto vicini al capoluogo della regione, l’abbinamento di questi due colori ad una squadra calcistica è presto fatto. Ma questo contrasto a mio avviso non è stato creato dal coreografo in onore della Juventus, ciò che accomuna i due colori è l’eleganza di entrambe le cose, l’abito da cerimonia e gli oggetti complementari, così come Fred Astaire con cappello a cilindro, frac e scarpe di un lucido dove ci si può specchiare, tutto rigorosamente nero, danza abbracciato a Ginger Rogers nel suo tailleur a piume bianco immacolato. Anche a chi ha gestito la coreografia va il mio plauso. Bellissimi gli abiti in mostra, da vetrina di gran lusso, finiture attillate o ad ombrello come i vestiti in auge nel ‘800 da imperatrice Sissi d’Asburgo, veramente stupendi.

Poi, ammettiamolo, non sfiguravo nemmeno io nel mio abitino nero corto, mancava solo il mio Fred Astaire magari in doppio petto bianco, per rimanere in tema dello scontro di colori. Però, non me ne voglia il grande Fred e pace all’anima sua, meglio qualche partner un po’ più vicino ai miei tempi, quale un John Travolta Tony Manero, di bianco vestito per un giro di rock’n’roll alla discoteca “2001 Odissey” della  “Febbre del sabato sera”

La sfilata prosegue fino a quando il cielo si fa buio e la sera lascia spazio alla notte, il pubblico applaude e non lascia il posto, vuole rimanere fino alla fine dello spettacolo, perché di spettacolo in fondo si tratta. E’ estate e fa ancora caldo anche se il sole oramai è a nanna e delega la luna a illuminare il mondo per lui, ma probabilmente il momento più caldo e interessante per i maschietti è stato quello in cui le spose si sono liberate dell'abito un po' "ingombrante" per dare spazio alla biancheria intima. Ed è vedendo le fotografie di quel momento che un mio amico molto attento a questi particolari ha notato la “mancanza” di un altro accessorio di colore nero in dotazione alle ragazze: il "girocollo" di alcune di loro….o forse ha notato la “presenza” di un qualcosa sempre di colore nero che con il vestito indossato in precedenza non si poteva vedere? In merito a ciò non è stato chiaro, tuttavia un commento l’ha fatto: “….cipicchia!!!

....e allora come si suol dire: W la sposa!!!

Ciao alle prossime dalla vostra amica La Ros Rosanna Massari.

« di 6 »

Che seratona!
Grazie Stefano Salino per averci dato questa bella possibilità di vivere una brillante esperienza di sport a Tornaco, insieme ai SuperEroi che hanno animato la corsa dei piccoli...
E grazie a Elena Bolgiani...che attraverso la rivista La Corsa diffonde questo grande strumento di benessere...a disposizione di tutti: lo sport!
La Ros

.....a breve qualche foto dell'evento, tornate su questa pagina a vederle amici.